Roma 27 Maggio 2010
Il sistema cooperativo è in controtendenza rispetto alla recessione nazionale, offre lavoro a giovani e donne soprattutto al Sud, e per il futuro mira a nuovi traguardi.
Se ne è parlato giovedì 27 maggio a Roma, presso palazzo della cooperazione nel corso dell'assemblea nazionale di Confcooperative Federcultura Turismo e Sport presieduta dal Presidente Nazionale Lanfranco Massari. Nel panorama economico italiano le cooperative sono un'isola felice. Sfuggono alla spirale negativa della crisi, danno occupazione a giovani e donne, creano nuovi posti di lavoro al sud. Attualmente in 1.400 aziende sono impiegate circa 14.000 persone, di cui il 62% è al di sotto dei trent'anni, e il 56% è di sesso femminile. Quasi la metà (il 49%) sorgono al meridione. A tracciare il profilo di un settore in pieno sviluppo, in netta controtendenza rispetto alla situazione generale del Paese è stato Lanfranco Massari, presidente nazionale di Federcultura Turismo Sport, nel corso 

dell'assemblea elettiva della federazione che si è svolta a Roma. Dal convegno è emerso un bilancio decisamente possitivo per le cooperative, il cui fatturato è cresciuto del 40%, il capitale sociale del 30% e il patrimonio netto del 29%. Inoltre, negli ultimi 6 anni l'occupazione ha registrato un aumento del 45%, che non accenna a diminuire. Per Lanfranco Massari i dati sono indicativi delle potenzialità del sistema cooperativo, che può trasformarsi in un volano di sviluppo per le aree più deboli del paese. " I nostri cooperatori vanno difesi, perchè sono veri pionieri, ha dichiarato Massari, aggregano piccoli cooperatori economici in comparti di nicchia, oggi divenuti fattori potenziali di traino dell'economia, spesso queste cooperative sono l'unica speranza di reddito e di occupazione di un territorio, sono baluardi di democrazia economica e presidi di coesione sociale".
Un successo che proietta il modello delle cooperative verso nuovi traguardi, sempre più ambiziosi.
" Dobbiamo crescere nella
" Dobbiamo crescere nelladimenzione di impresa, il nostro futuro dipende da questi sforzi , l'altra sfida, dichiara Lanfranco Massari, dipende dalle Istituzioni: devono contrastare con determinazione il dumping contrattuale e la pratica del massimo ribasso che determinano situazioni di concorrenza sleale".

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