venerdì 7 gennaio 2011

I giorni del nostro essere..............

I giorni passano molto velocemente, non ci si rende conto che trascorso un mese dal licenziamento,  passando le famose  feste Natalizie con un sorriso amaro nella nostra bocca consapevoli che i giorni scorrono terribilmente uguali,  alla ricerca di una speranza che non si trova, subendo umiliazioni e illusioni che accrescono dentro una certa vergogna come se fosse una  colpa l’essersi ritrovati, dopo anni di lavoro, in mezzo a una strada. Ma quello che  rende ancora più triste e l’indifferenza che ci  circonda, l’inefficienza e  l’ingiustizia delle istituzioni preposte alla salvaguardia dei più deboli.
Gli orari sono cambiati, prima ci si alzava in fretta, tutto di corsa per essere puntuali al posto di lavoro, adesso si fa tutto con la massima calma, per non sapere poi cosa fare, ci si vede con i colleghi si prende un caffè e poi lì, fermi in piedi a respirare e sentire quel vento tagliente, pungente che ti fredda tutto, ad aspettare cosa non si sa, forse una bella notizia. Talmente lancinante e la sofferenza legata ad una profonda insoddisfazione, alla percezione di un fallimento ed alla paura legata a quello che verrà.
Intanto  i problemi non mancano, tutto sembra essere contro un destino crudele, come se  si fosse immersi in una trama di un film  Hollywoodiano, prima tutto era semplice adesso tutto e complicato, implicati in una voragine di problemi quotidiani nella gestione della propria vita, cercando di dare il giusto coraggio e la forza quotidiana ai cari che ci circondano.
La tristezza giunta alla massima disperazione è l’essere lontani di una adolescenza passata da anni vicino al traguardo storico fissato e puntato da molti anni, ma all’arrivo spuntano cattivi orizzonti e incertezze assolute.
La consolazione nel fatto che forse qualcosa cambierà.

Nessun commento:

Posta un commento