I dati reali, e quindi insindacabili, sono quelli relativi all'affluenza definitiva alle urne, e alle percentuali, per ogni quesito, raggiunte dai rispettivi "SI" o "NO".
Il quorum per il Referendum del 12 e 13 giugno è stato superato con una soglia vicina al 55% (54.8%, comprensivo dei voti degli italiani all’estero).
Il “Sì” ha trionfato in ognuno dei quattro quesiti referendari con percentuali oscillanti tra il 94 e il 96%.
Il quorum per il Referendum del 12 e 13 giugno è stato superato con una soglia vicina al 55% (54.8%, comprensivo dei voti degli italiani all’estero).
Il “Sì” ha trionfato in ognuno dei quattro quesiti referendari con percentuali oscillanti tra il 94 e il 96%.
Al di là di questi valori, quindi, qualsiasi considerazione numerica potrebbe apparentemente appartenere solo al mondo delle opinioni.
A ben vedere, però, sono in molti ad attribuire un ruolo molto importante per il raggiungimento del quorum, a internet e ai suoi social network che lo affollano.
Molti internauti si sono auto-attribuiti la vittoria dei referendum, grazie alla pressante campagna virtuale condotta sul web (ad esempio attraverso i video su youtube), al di là dei proclami di ognuno, però, sembrerebbe che proprio dalla rete sia giunta la spinta finale per il superamento della fatidica soglia il 50% più uno degli aventi diritto al voto.
A ben vedere, però, sono in molti ad attribuire un ruolo molto importante per il raggiungimento del quorum, a internet e ai suoi social network che lo affollano.
Molti internauti si sono auto-attribuiti la vittoria dei referendum, grazie alla pressante campagna virtuale condotta sul web (ad esempio attraverso i video su youtube), al di là dei proclami di ognuno, però, sembrerebbe che proprio dalla rete sia giunta la spinta finale per il superamento della fatidica soglia il 50% più uno degli aventi diritto al voto.
Le innumerevoli e variegate campagne virali, lanciate in particolare sui social network più comuni (Facebook e Twitter su tutti), hanno sicuramente influito sugli esiti finali della tornata elettorale, ovviamente e come già sottolineato, tale influenza, al momento non è qualificabile in maniera numerica (o percentuale).
Ciò che sembra essere vero, è che gli utenti Facebook e Twitter sono stati letteralmente bombardati dalle iniziative pro-referendum, in tal modo, molti di essi sono stati, con ogni probabilità anche involontariamente, resi partecipi e informati quindi del contenuto dei 4 quesiti, da qui all’effettivo recarsi alle urne, però, il passo non è stato ovviamente automatico e
immediato, se i numeri non trovano spazio in tale disamina, però, allo stesso tempo è impossibile negare che tali iniziative su internet abbiano avuto un certo peso, almeno nella sensibilizzazione di molti cittadini elettori.
Di sicuro resta il fatto che, accanto ai classici mezzi di informazione e diffusione (tv e giornali), un ruolo non secondario, viene ogni giorno giocato anche dai luoghi di aggregazione virtuali, tra i quali spiccano sicuramente i vari social network o le piattaforme di condivisione (Youtube in primis).
Un ruolo non ancora quantificabile in termini numerici, ma che ultimamente, e molto spesso, fa coincidere i suoi effetti sulla vita reale, con quelli auspicati proprio sui vari Facebook, Twitter e Youtube.
Ciò che sembra essere vero, è che gli utenti Facebook e Twitter sono stati letteralmente bombardati dalle iniziative pro-referendum, in tal modo, molti di essi sono stati, con ogni probabilità anche involontariamente, resi partecipi e informati quindi del contenuto dei 4 quesiti, da qui all’effettivo recarsi alle urne, però, il passo non è stato ovviamente automatico e
immediato, se i numeri non trovano spazio in tale disamina, però, allo stesso tempo è impossibile negare che tali iniziative su internet abbiano avuto un certo peso, almeno nella sensibilizzazione di molti cittadini elettori.
Di sicuro resta il fatto che, accanto ai classici mezzi di informazione e diffusione (tv e giornali), un ruolo non secondario, viene ogni giorno giocato anche dai luoghi di aggregazione virtuali, tra i quali spiccano sicuramente i vari social network o le piattaforme di condivisione (Youtube in primis).
Un ruolo non ancora quantificabile in termini numerici, ma che ultimamente, e molto spesso, fa coincidere i suoi effetti sulla vita reale, con quelli auspicati proprio sui vari Facebook, Twitter e Youtube.
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